L’Argentina è secondo Paese del continente sudamericano in ordine di grandezza, confina con il Cile, l’Uruguay, il Paraguay, il Brasile e la Bolivia, dai quali è separata da fiumi.
La regina indiscussa della cucina argentina è senza dubbio la carne, lascito delle pratiche di caccia degli Indios nomadi che in passato consumavano, per lo più crudi, gli animali autoctoni, come la vizcacha, il guanaco, il nandù e le pernici. e spagnoli.Nella zona nordest invece, più a contatto con la civiltà degli Inca, gli Indios coltivavano la terra, costruendo terrazzamenti e complessi sistemi di irrigazione, che permettevano di ottenere buoni raccolti di mais e patate.
Oggi, in Argentina si individuano diverse tradizioni gastronomiche in base alla zona geografica: nel nordest, di influenza guaranì, i principali ingredienti usati dalla cucina locale sono manioca, zucca, frutta come la papaya, formaggi e pesce, dei fiumi Paranà e Uruguay; nella zona centrale, ricca di allevamenti, si predilige la cottura arrosto (asado), mentre verso la Patagonia, di influenza araucana, si utilizzano e consumano molti frutti di mare, grazie alla vicinanza della costa atlantica.
Curiosità alimentari e abitudini:
Uno street food perfetto è il choripán, panino con i tradizionali chorizos, grosse salsicce arrosto a base di carne bovina o suina.
Il più famoso dolce argentino è il dulce de leche, una crema densa ottenuta dalla cottura lenta di latte e zucchero. Secondo una leggenda, a scoprire il dulche de leche, fu una domestica che lasciò troppo a lungo sulla brace la propria lechada, bevanda di latte e zucchero, trovandola poi scura, caramellatala e gustosa.
Per condire l’arrosto è tipica la salsa chimichurri, fatta con aglio, prezzemolo, aceto e salamoia.