Cina

PRESENTAZIONE DIET POINT

CINA

La Cina si trova nella parte orientale dell’Asia, lungo il confine occidentale dell’Oceano Pacifico, ed è uno dei paesi più estesi e popolosi al mondo, ricco di tradizioni e usanze anche dal punto di vista culinario.
I piatti che abitualmente troviamo e mangiamo nei ristoranti in Italia non rispecchiano la vera alimentazione tipica cinese, basata su una perfetta fusione tra filosofia, scienza e arte, e saldamente legata alla religione e alla medicina tradizionale, la sua cucina infatti è costruita sulla filosofia dello Yin e dello Yang, “alimenti femminili” che abbracciano frutta, verdura e legumi e “alimenti maschili”, come carne e spezie. Ogni regione ha una sua varietà di ricette, che forma una diversa corrente gastronomica: Nel Nord, come a Pechino, c’è un maggior consumo di pasta, carne bovina e ovina; nella cucina cantonese, o meridionale, dominano i piatti a base di riso e di verdure, mentre ad Est, come a Shangai, sono tipiche le preparazioni a base di pesce, frutti di mare, crostacei, brasati e stufati oltre ad una grande varietà di zuppe e verdure fresche; infine, ad Ovest, i piatti tipici sono caratterizzati dall’ampio utilizzo di aglio e peperoncino, su carne di maiale e di pollo. Per rendere più profumate e gustose le pietanze, in tutte le regioni della Cina viene fatto grande uso di spezie, famosa ad esempio è la Polvere Cinque Spezie, composta da pepe del Sichuan, semi di finocchio, cassia (anche detta cannella cinese), chiodi di garofano e anice stellato.

Le verdure sono spesso conservate in salamoia, e vengono utilizzati molti tipi di cottura, come quella in umido, la frittura, benché rara, e la cottura al vapore in cestelli di bambù, tipica della gastronomia cinese che ne rende i piatti molto salutari.

Curiosità alimentari e abitudini:

  • Gli ingredienti di origine vegetale sono molto utilizzati, in particolare il tofu, povero di grasso e ricco di ferro e calcio.
  • La carne di pollo è consumata più di ogni altra carne, perché maggiormente economica.
  • Il consumo di latte e dei suoi derivati è basso, contrariamente alla cucina italiana.
  • L’olio extra vergine di oliva è sostituito con l’olio di arachidi, di girasole o di sesamo (quest’ultimo, molto costoso, si utilizza quasi solo a crudo), dal momento che le olive non sono coltivate in Cina. Altri condimenti tipici sono la radice di zenzero e la salsa d’ostrica.
  • Il thè verde, di cui si fa grande uso, è servito in tipiche tazze di porcellana, anche durante i pasti, per le sue proprietà benefiche “brucia grassi”.
  • Per enfatizzare i concetti di condivisione e convivialità, importantissimi per i cinesi, nei ristoranti i tavoli sono ampi e circolari, per ospitare molte persone, e al centro sono presenti dei dischi di vetro girevoli, che permettono di passare le pietanze da un commensale all’altro.
  • L’uso della bacchetta (detta kuazi), al posto della forchetta, aiuta a disperdere il calore del cibo, dato che spesso è estratto da zuppe, brodo o acqua calda. È considerata buona educazione fare sempre bocconi piccoli. Inoltre, a tavola sono vietati i coltelli.
  • La carne viene fatta a piccoli pezzi, per digerirla più facilmente, e le verdure sono spesso servite crude, per lasciarne inalterate le proprietà.
  • Il riso in Cina è l’alimento per eccellenza e viene mangiato tutti i giorni, anche per fare colazione.
  • A caratterizza la cucina cinese è l’umami, un gusto saporito e sfumato, definito “il quinto sapore”, dopo dolce, acido, salato e amaro.
  • Esiste ed è molto utilizzata una pentola tipica cinese, chiamata wok, che presenta una base molto larga e mantiene la temperatura costante su tutta la superficie.
  • Non esistono portate di antipasti, primi e secondi, ma viene messo tutto al centro della tavola e si decide cosa mangiare a piacimento.